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Comunicati stampa

I dibatti del Parlamento svizzero saranno presto sottotitolati!

Oggi, mercoledì 21 settembre 2022, la Federazione svizzera dei sordi apprende con grande piacere dell’adozione del Consiglio degli Stati dell’iniziativa parlamentare 20.505 “Garantire l’accesso senza barriere alla diretta streaming dei dibattiti parlamentari”. Grazie a questa iniziativa, i dibattiti del Consiglio Nazionale e del Consiglio degli Stati saranno presto sottotitolati e quindi finalmente accessibili anche alle persone sorde e deboli di udito.

Ad oggi, le persone sorde e deboli di udito sono escluse da una parte significativa della vita politica svizzera, poiché non possono seguire i dibattiti del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati. Sebbene i dibattiti siano trasmessi in streaming sul sito web del Parlamento, non sono né sottotitolati né interpretati nella lingua dei segni. Ciò significa che le 10.000 persone sorde e il quasi un milione di persone con deficit uditivo in Svizzera non possono ancora accedere alle informazioni politiche federali.

Ma le cose stanno per cambiare. In seguito alla decisione del Consiglio nazionale nella sessione primaverile del 2022, il Consiglio degli Stati ha adottato oggi con 24 voti (16 contrari e 4 astenuti) l’iniziativa parlamentare di Gabriela Suter (Consigliera nazionale PS/AG) per rendere più accessibili i dibattiti parlamentari. Oltre alla sottotitolazione dei dibattiti, si esaminerà anche l’interpretazione degli stessi anche in Lingua dei segni!

Va notato che il Cantone di Ginevra è un pioniere in questo campo, poiché dal gennaio 2020, tutte le delle sedute trasmesse online in diretta del Gran Consiglio non solo sono sottotitolate, ma anche interpretate nella lingua dei segni e dimostra come ciò sia fattibile e porti innumerevoli vantaggi.

La Federazione svizzera dei sordi accoglie con favore il voto del Consiglio degli Stati e spera ora che i necessari adattamenti della legge vengano elaborati al più presto, in modo che anche le persone sorde e deboli di udito possano infine seguire i dibattiti parlamentari del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati nel prossimo futuro.

Pubblicato su 21. Settembre 2022