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Riconoscimento della lingua dei segni

La lotta durata decenni si sta concretizzando: in Svizzera il riconoscimento delle lingue dei segni è a portata di mano. Ciò aprirebbe la strada a una reale integrazione delle persone sorde.

Politiker gebärden
Politici a favore del riconoscimento della Giornata internazionale delle lingue dei segni 202

Nel maggio del 2014, la Svizzera ha firmato la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Un fatto che accese le speranze dei sordi in Svizzera: il Paese avrebbe finalmente riconosciuto le lingue dei segni nazionali. Quella speranza è stata disillusa: sette anni dopo, la Svizzera rimane uno degli ultimi paesi europei a non aver riconosciuto la lingua dei segni a livello nazionale.  

Un’occasione persa per la Svizzera. Tuttavia, la Federazione Svizzera dei Sordi è ancora convinta che il riconoscimento della lingua dei segni sia fondamentale, per porre fine alla discriminazione e migliorare la qualità di vita delle persone sorde.

Una lotta infinita

Ricordiamo che la Federazione dei sordi si batte da anni per il riconoscimento delle lingue dei segni svizzere. Già nel 1993 presentò una petizione al Parlamento per chiedere il riconoscimento della lingua dei segni. Questa petizione fu adottata, ma purtroppo senza applicazioni concrete. La stessa cosa avvenne nel 1994 con una proposta della Commissione del Consiglio nazionale per la scienza, l’istruzione e la cultura.

Sensibilizzazione

Nonostante queste due battute d’arresto, la Federazione dei sordi non ha rinunciato alla sua battaglia. Tuttavia, prima che il testo fosse nuovamente presentato, i parlamentari dovevano conoscere meglio i problemi quotidiani e le esigenze dei sordi. Per questo, la Federazione dei sordi ha dato avvio a una campagna di lobby in Parlamento. Nel settembre 2015 il ristorante e il bar di Palazzo federale sono stati trasformati in un Café des Signes. Per tre giorni i parlamentari sono stati serviti da camerieri sordi, imparando segni semplici e confrontandosi con la sordità.

Proposta presentata

Tale azione è stata ripetuta con successo nel dicembre 2018. In quella occasione, sono stati contattati i parlamentari interessati a sostenere le richieste della Federazione dei sordi. È stata infine presentata una proposta, con cui si chiede al Consiglio federale di esaminare la possibilità di riconoscere legalmente le lingue dei segni svizzere e, al contempo, di proporre misure concrete per un coinvolgimento dei sordi e dei deboli d’udito che sia completo, inclusivo e privo di barriere.

Ora la Federazione Svizzera dei Sordi aspetta con impazienza il rapporto che l’Ufficio federale per le pari opportunità delle persone con disabilità (UFPD) pubblicherà nell’autunno 2021, con proposte e misure concrete per il riconoscimento delle lingue dei segni svizzere.

Pubblicato su 30. Marzo 2021

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