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Comunicati stampa

Riconoscimento della lingua dei segni nel Canton Berna solo un piccolo passo avanti per i sordi.

La Federazione svizzera dei sordi SGB-FSS comunica che il Gran Consiglio del Canton Berna ha accettato oggi un Postulato per il riconoscimento ufficiale della lingua dei segni con 134 voti favorevoli e 11 voti contrari (4 astensioni). Il politico del PPD Mohamed Hamdoui aveva presentato la richiesta in qualità di Mozione, ma il Parlamento l’ha ora deferita al Governo come un Postulato meno vincolante. I parlamentari dimostrano così poca attenzione all’inclusione delle persone sorde nella società.

I numerosi sordi presenti oggi a Berna hanno seguito il dibattito animati da sentimenti contrastanti: la mozione di Mohamed Hamdaoui, se accettata, avrebbe impegnato il Governo a redigere un disegno di legge sul riconoscimento. Tuttavia, il Parlamento ha deciso di accettare la proposta solo come postulato. Si tratta di una battuta d’arresto, in quanto al Governo tocca ora solo esaminare la fattibilità del riconoscimento e redigere un rapporto. Ciononostante, il voto a favore nella votazione lascia delle speranze ai sordi.

Il riconoscimento della lingua dei segni è il tassello centrale per l’inclusione dei sordi nella società. Malgrado un quadro legislativo già ora favorevole, troppo spesso ancora i sordi vengono discriminati nei vari ambiti della società. Il Dr. Harry Witzthum, Direttore generale della Federazione svizzera dei sordi, sottolinea come: “Solo con il riconoscimento ufficiale della lingua dei segni i sordi avranno finalmente un accesso adeguato quanto dovuto all’amministrazione, ai servizi pubblici, all’assistenza sanitaria e all’istruzione – proprio come tutti gli altri cittadini nel nostro Paese”.

Come risaputo, la Svizzera ha siglato la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità nel 2014, la quale sancisce tra l’altro, anche il riconoscimento e il sostegno della specifica identità culturale e linguistica dei sordi. Tuttavia, la Svizzera è ancora uno dei pochi Paesi europei a non riconoscere ufficialmente la lingua dei segni. Ginevra e Zurigo sono i primi cantoni ad avere già compiuto questo passo. Con la decisione odierna del Gran Consiglio, anche il Canton Berna si impegna ora in favore del riconoscimento della lingua dei segni e quindi per l’inclusione dei sordi. La Federazione svizzera dei sordi auspica ora che il Governo bernese renda effettivo il riconoscimento della lingua dei segni, nonostante il postulato sia meno vincolante della mozione iniziale

Pubblicato su 4. Marzo 2020