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Nel mondo del lavoro i sordi sono sottovalutati

Gli studi dimostrano che le aziende sono spesso restie ad assumere persone sorde. Tuttavia, non appena un’azienda compie questo passo, i vantaggi dei collaboratori sordi sono evidenti.

Le cifre parlano chiaro: il tasso di disoccupazione dei sordi è circa tre volte superiore, la possibilità di una posizione dirigenziale è otto volte inferiore e, nel processo di assunzione, le loro competenze vengono sminuite rispetto a quelle dei candidati udenti.

L’esperienza riduce i pregiudizi

I pregiudizi nei confronti dei dipendenti sordi sono maggiori, laddove questi non hanno avuto l’opportunità di mettersi alla prova. Le aziende che hanno già esperienza con dipendenti sordi, d’altra parte, ne sottolineano i vantaggi. I datori di lavoro con esperienza in questo ambito ritengono che gli adattamenti da implementare a favore dei dipendenti con problemi d’udito siano di facile gestione. Per questo motivo, la Federazione Svizzera dei Sordi sostiene lo scambio di esperienze tra datori di lavoro: la conoscenza appiana i timori e riduce le resistenze.

Un vantaggio per l’azienda

I sordi devono e vogliono mantenere la propria posizione nello stesso mercato del lavoro delle persone udenti, perché la loro disabilità non gli dà diritto a una rendita AI. Come ha dimostrato uno studio sul mercato del lavoro, i dipendenti sordi, oltre a vantare una buona formazione, dispongono di altre competenze vantaggiose per le aziende; ad esempio, l’alta motivazione, la correttezza, la capacità di concentrazione e la lealtà verso il datore di lavoro. I dipendenti sordi rappresentano anche un vantaggio per lo sviluppo delle competenze sociali nel team e per una migliore offerta in risposta alle esigenze dei clienti dell’azienda.

Che cosa possono fare i datori di lavoro?

Invitare i candidati sordi a un colloquio e convincersi delle loro competenze. Se necessario, la/il candidata/o organizzerà la presenza di un interprete di lingua dei segni, per garantire una buona comunicazione. Affrontare il tema della comunicazione nel lavoro quotidiano: quale “lingua lavorativa” si adatta meglio? Quando devono essere coinvolti gli interpreti di lingua dei segni? Quali adeguamenti sarebbero necessari sul posto di lavoro? Spesso bastano solo piccoli cambiamenti, affinché le persone con problemi d’udito possano contribuire pienamente allo svolgimento del lavoro con le loro competenze (ad esempio, segnali visivi anziché acustici). Questi adeguamenti sono considerati mezzi ausiliari e sono rimborsati dall’AI, non devono quindi essere finanziati dall’azienda. Anche i costi degli interpreti di lingua dei segni sono coperti.

Informazioni per i datori di lavoro

La Federazione Svizzera dei Sordi sostiene le aziende nell’assunzione di persone con problemi d’udito:

  • Vi informiamo
  • Vi sosteniamo in caso di selezione mirata di collaboratori sordi
  • Vi mettiamo in contatto con aziende che hanno già esperienza con dipendenti sordi
  • Offriamo corsi di lingua dei segni con termini tecnici specifici per la sua azienda
  • La supportiamo nello sviluppo e nell’adattamento delle Linee guida Diversity & Inclusion, con particolare attenzione alla disabilità uditiva

Pubblicato su 22. Marzo 2021