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Andrin Siebenhaar

Diventare un professionista di badminton è un obiettivo ambizioso per uno sportivo sordo in Svizzera. Andrin da tutto sé stesso per raggiungerlo. Tuttavia, per lui il divertimento viene prima di ogni altra cosa.

Foto: Marie Pugin

Reazione immediata, gioco preciso, tecnica di battuta variabile, talento tattico, prestazione fisica: Andrin è affascinato dalla versatilità del badminton e gioca ad alti livelli ormai da otto anni. Ciò che lo motiva ad allenarsi più volte a settimana sono il confronto con i compagni e la voglia di migliorarsi insieme. «Se voglio raggiungere un obiettivo, faccio tutto il possibile e in una partita do sempre il cento percento», afferma Andrin, «ma sono capace di perdere senza problemi: la cosa più importante è comunque divertirsi.»

Il suo più grande successo fin qui sono i quarti di finale agli Europei del 2018. Tuttavia, le classifiche non sono la cosa più importante, bensì lo sono i viaggi e gli incontri: «Ai Mondiali di Taipei a Taiwan, ho incontrato sportivi sordi di tutto il mondo. È stata un’esperienza incredibile!»

Andrin si arrabbia per il fatto che debba prendersi una pausa dallo sport almeno per il momento. Infatti, il diploma come operatore in automazione e la maturità professionale sono ora le sue priorità. Poi vorrà sicuramente dare di nuovo il meglio di sé. Un suo grande obiettivo sono le Deaflympics. In realtà vorrebbe puntare ancora più in alto. «Se avessi lo stesso sostegno di cui godono i giocatori di altri paesi, potrei ambire ai vertici mondiali», afferma Andrin in modo convinto. «Giocare a badminton a livelli professionali sarebbe il mio sogno.»

Se voglio raggiungere un obiettivo, do tutto me stesso.

Andrin Siebenhaar

Pubblicato su 24. Marzo 2021