Uguali diritti. Uguali opportunità. Punto.
In Svizzera vivono circa 20 000-30 000 persone sorde e oltre un milione di persone deboli d’udito. Fanno parte della nostra società, eppure vengono spesso escluse nella vita quotidiana, nell’istruzione e nella vita professionale. La mancanza di accessibilità, la scarsa sensibilizzazione e le lacune legislative fanno sì che le persone sorde e deboli d’udito spesso non abbiano le stesse opportunità delle persone udenti.
Questo non è solo ingiusto, ma è una perdita per tutti noi. Ogni persona ha infatti capacità, prospettive e talenti unici. Una società inclusiva significa abbattere le barriere, rendere la comunicazione accessibile a tutti e garantire pari opportunità in tutti gli ambiti della vita.
È tempo di cambiare. È tempo che la parità dei diritti non rimanga una promessa, ma diventi realtà.
Le pari opportunità non sono un lusso, sono un diritto.
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Questo dovresti sapere
- Più discriminazione rispetto al passato
Nel 2024 sono stati registrati oltre 143 casi di discriminazione, 35 in più rispetto a cinque anni fa.
- Obbligo giuridico, ma ancora lacune
La Svizzera ha ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità nel 2014. Ciononostante, molte persone sorde e ipoudenti subiscono quotidianamente disparità di trattamento.
- Lingua dei segni non riconosciuta
Le tre lingue dei segni svizzere non sono riconosciute giuridicamente. La Svizzera è quindi uno degli ultimi paesi europei a non aver ancora compiuto questo passo.
- Barriere in tutti gli ambiti della vita
Istruzione, lavoro, salute, politica: ovunque mancano accessibilità e sostegno.
- L’accesso alle informazioni non è scontato
Molte persone sorde e ipoudenti non hanno pari accesso alle informazioni importanti.
